Olivo, pianta ricca di prestigio e tradizione del nostro territorio
Viviamo e lavoriamo a Verona, fiero capoluogo di una zona bellissima, lambita dal lago di Garda, conosciuta in tutto il mondo come l’unico territorio del Nord Italia in grado di produrre olio extravergine d’oliva di eccellente qualità.
Questo grazie all’esperienza nella coltivazione degli olivi, nonché al terreno e al clima particolarmente congeniale, alla rigogliosa e fruttuosa crescita di una delle piante più affascinanti della vegetazione autoctona del nostro Paese.
L’olivo: storia e caratteristiche
L’olivo è una pianta antichissima, probabilmente originaria della Siria. Appartiene alla famiglia delle Oleaceae, perché produce frutti dai quali si estrae l’olio.
Nasce come pianta spontanea e la sua maestosità e bellezza l’hanno reso un simbolo, fin dall’antichità, intrecciato a diverse credenze mitologiche e protagonista di molte religioni, tra cui anche quella cattolica.
L’olivo e il territorio veronese
La costa orientale del veronese è la zona italiana più a Nord dove l’olivo riesce a crescere e fruttare rigogliosamente.
Molto famosa è la Riviera degli Olivi, un territorio di grande interesse per quanto riguarda la flora, ma anche turistico e commerciale. Infatti, grazie ai raccolti di olive della Riviera, si realizza la maggior parte dell’olio tipico del lago di Garda, un prodotto apprezzato tanto in Italia quanto all’estero.
La coltivazione degli olivi gardesani inizia nel Medioevo e il governo dell’epoca proteggeva strenuamente queste piante, tanto che chiunque si azzardasse a danneggiarle subiva salate sanzioni pecuniarie.
Questo sia perché gli olivi rappresentavano una fonte di sostentamento e produzione, sia perché era molto forte la simbologia religiosa ad essi legata.
Con l’evoluzione dei tempi, l’acquisto di nuove conoscenze e l’introduzione di nuove macchine agrarie, dal Rinascimento in poi gli ulivi spontanei iniziarono ad essere riprodotti per mano umana e moltiplicati in modo esponenziale, fino a formare la Riviera degli Olivi, tutt’oggi una delle più belle zone della costa del Garda. Caratterizzata da un susseguirsi di borghi medievali, insenature e terrazze sul lago, ricche di vegetazione, nella quale l’olivo è principe indiscusso.
L’oro del Garda: l’olio gardesano DOP
L’olio prodotto dalle olive degli alberi della Riviera ha conquistato il marchio DOP: di Origine Protetta. Significa che l’olio gardesano può essere prodotto solo nella zona della costa orientale del Lago di Garda.
È un prodotto che ha ottenuto molti riconoscimenti, anche a livello mondiale. L’olio gardesano è un prodotto raro e prezioso: rappresenta solo l’1% della produzione nazionale, ma il suo prestigio è dovuto anche a questo, come per tutte le rarità.
L’olivo Veronese: non solo olio
L’olivo, però, non è solo una pianta da frutto che dona le olive dalle quali produrre olio.
Gli olivi sono anche alberi da legno, con la particolarità che i loro tronchi non perdono bellezza e solidità con gli anni, ma la acquistano.
Inoltre, la loro funzione forse più importante è quella decorativa e simbolica.
Soprattutto nelle zone del veronese, dove l’olivo è una pianta tradizionale e molto tipica, è comune averne uno in giardino, come ornamento e come portafortuna.
Le tradizioni, la simbologia, la credenze legate all’olivo
L’olivo è una pianta iconografica, tra le altre cose. È legata alla religione, in quanto simbolo di pace e rinascita, ma anche alle credenze più pagane, perché considerato un portafortuna, una pianta beneaugurante.
Tra le tradizioni più antiche, ancora oggi messe in pratica da molti, c’è quella di piantare una pianta di olivo in giardino per festeggiare la nascita di un bambino, in segno di augurio di vita felice, serena, prospera e ricca di successi e salute.
Come piantare la pianta d’olivo correttamente?
L’olivo, per crescere sano e rigoglioso, ha bisogno di un terreno calcareo e ricco di minerali.
Se si desidera un olivo ornamentale per il proprio giardino, è consigliabile acquistare un albero già adulto, in vaso e trapiantarlo nella terra viva.
Il prezzo di una pianta d’olivo varia in base alla grandezza, alla bellezza, alla specie. Si parte da piccolissimi alberelli, che prima di diventare maestosi avranno bisogno di molti anni, che possono costare anche solo 30-35 euro, fino a piante più importanti che possono andare dai 150 euro in su.
Prima di procedere al travaso, però, bisogna preparare il terreno e renderlo adatto ad ospitare l’albero.
La terra va sarchiata e liberata da erbe infestanti, dopodiché va concimata e addizionata con sostanze specifiche per ricreare l’habitat ideale per una vita lunga e sana dell’olivo.
Il nostro professionista, infatti, oltre a saper trattare il terreno nel modo adeguato, saprà anche individuare il punto del giardino migliore per piantare l’olivo, tenendo conto delle zone di ombra e di sole, anche relativamente alle stagioni.
La manutenzione della pianta olivo: irrigazione e potatura
Come la maggior parte delle piante selvatiche, l’olivo non necessita di innaffiature programmate ma, in genere, si nutre dell’acqua piovana.
Naturalmente, in caso di bisogno, ad esempio in periodi di siccità e di terra troppo secca, va irrigato.
La quantità d’acqua da dare va regolata in base all’aspetto del terreno: quando la terra inizia a drenare con difficoltà, l’olivo è sufficientemente bagnato.
Per quanto riguarda la potatura, invece, il discorso è molto più complicato.
In generale, potare le piante è un’operazione sconsigliata ai neofiti o alle persone poco esperte: si tratta di un’operazione dalla quale dipenderà la salute futura della pianta e, se non eseguita a regola d’arte, può fare seri danni.
Tipi di potatura olivo
Potare un olivo non significa semplicemente eliminare i rami in eccesso, togliere le parti danneggiate e restituire un aspetto più sano ed equilibrato all’albero.
La potatura dell’olivo è un’operazione molto delicata.
La classica potatura di manutenzione si effettua liberando il tronco dai rami morti, non più produttivi, secchi e con rametti miniaturizzati, che sono l’espressione della fine del ciclo vitale di quella determinata parte di ramo.
Bisogna avere un occhio allenato, però, per riuscire a distinguere i rami buoni da quelli da eliminare, per evitare di ferire la pianta potando un ramo ancora vivo e produttivo.
Solitamente si procede dall’alto verso il basso, individuando di volta in volta le parti da eliminare ed effettuando prima i tagli maggiori, per poi precedere all’eliminazione dei rami improduttivi più piccoli.
Inoltre bisognerebbe essere in grado di dare anche un aspetto esteticamente piacevole all’albero, senza farlo apparire, dopo la potatura, troppo svuotato.
Per questo motivo è caldamente sconsigliato il fai-da-te e auspicabile far potare l’olivo dal nostro personale esperto e qualificato.