Giardini Zen, bellezza e fascino orientale! storia, origini e come si realizzano
Giardini zen: che cosa sono esattamente
Al giorno d’oggi si sente spesso parlare di giardini zen. Non tutti però sanno esattamente di che cosa si tratta.
I giardini zen sono generalmente dei giardini di origine orientale che hanno una funzione puramente simbolica, sono largamente apprezzati per la bellezza ed il fascino di cui si caratterizzano e l’estrema cura con la quale sono realizzati.
Nel mondo occidentale i giardini zen rappresentano una realtà che si sta diffondendo a macchia d’olio in quanto sempre più persone decidono di avere questa tipologia di giardino all’interno della propria abitazione.
A differenza di un comune giardino in stile occidentale infatti hanno uno scopo puramente estetico: si tratta di vere e proprie forme d’arte che contribuiscono a rendere il proprio spazio esterno più accogliente e gradevole. Oltre a ciò, secondo alcune credenze, il giardino zen simboleggia anche serenità e pace e contribuisce a rendere il proprio ambiente rilassante e confortevole.
La storia dei giardini zen
I giardini zen sono originari della cultura giapponese. In particolare infatti erano i monaci buddisti ad utilizzarli come ambiente ideale per la meditazione e la preghiera.
Secondo alcune fonti il primo giardino Zen fu ideato nel XIII secolo d.C. a Kamakura, è da questa zona dunque che si hanno le prime realizzazioni dei giardini zen. Questi ultimi riflettevano dunque le caratteristiche dominanti della regione unite alla filosofia buddista che era appena penetrata nel territorio giapponese.
Il risultato era dunque una combinazione perfetta di elementi naturali e minimalisti.
Soltanto però nel periodo che va dal XIII al XV secolo d.C. i giardini zen cominciarono a diffondersi in maniera preponderante.
Quando poi cambiarono le dinastie e con loro i diversi regnanti, mutò notevolmente anche l’aspetto dei giardini zen. Il loro scopo infatti era quello di allietare gli imperatori o creare quel clima rilassante indispensabile per poter meditare.
Pertanto molti degli aspetti minimalisti che avevano caratterizzato i giardini zen in precedenza vennero abbandonati e ne furono introdotti di nuovi.
Nei tempi moderni i giardini zen dunque sono giunti nelle case con notevoli modifiche, ma non hanno senza dubbio perso la loro magnificenze e sontuosità: in alcuni casi lasciano davvero senza fiato e sono ornati da elementi che provengono da differenti epoche che hanno caratterizzato sia il Giappone che la Cina.
Ma uno dei più affascinanti e dei più longevi che ci siano al mondo è sicuramente quello che si trova a Ryoan-ji che vale la pena vedere almeno una volta nella vita.
Giardini zen: qual è il loro reale significato
I giardini zen tradizionali rappresentano gli elementi fondamentali di un comune giardino ma in maniera simbolica.
- Uno degli elementi che non può senz’altro mancare è l’acqua che sta a simboleggiare la vita e può essere rappresentata sia ferma che in movimento: in quest’ultimo caso deve scorrere seguendo il ciclo dell’alba e del tramonto.
- Un altro elemento che non può assolutamente mancare è la ghiaia, esclusivamente di colore bianco, che simboleggia l’energia positiva.
- L’ultimo elemento indispensabile all’interno di un giardino zen sono senza dubbio le rocce che andranno a simulare tutte le piante e gli esseri viventi. Secondo alcune interpretazioni inoltre le rocce sono anche la rappresentazione della forza delle montagne.
- Oltre a questi tre elementi base il giardino zen può esserne arricchito da numerosi altri in base ai propri gusti personali e alle proprie esigenze.
Come si realizza un giardino zen professionale
Prima di realizzare un giardino zen professionale bisogna innanzitutto entrare nell’ottica dello stile e della cultura giapponese. Solamente in questo modo infatti sarà possibile apprezzarne completamente il significato e la bellezza.
Deve essere composto da pochi e semplici elementi, che devono essere disposti in maniera ordinata e pulita, proprio come la vita che deve essere privata di tutte le cose inutili e superficiali.
Uno dei punti è sicuramente l’asimmetria: qualsiasi elemento deve essere composto da forme sinuose e non artificiali che devono essere contrastanti. Tutti gli elementi all’interno del giardino devono poi essere disposti in numero dispari per simboleggiare proprio la casualità delle cose. Pertanto per prima cosa si possono disporre delle pietre in maniera casuale in modo da creare una sorta di vialetto. Dopodiché bisogna collocare la sabbia o la ghiaia che devono apparire movimentate così da riprodurre il corso dell’acqua. A questo punto si possono disporre le varie piante di origine giapponese come il bambù, il rododendro oppure l’acero.
Piante per giardino zen e materiali:
- ghiaia
- sabbia bianca
- pietre
- rododendro
- acero
- pino
- bambù
Perché affidarsi a professionisti del verde per realizzare giardini zen
Per realizzare un giardino zen è comunque sempre meglio affidarsi alle mani di professionisti del mestiere i quali riusciranno sicuramente ad eseguire un lavoro impeccabile e molto più vicino a quello degli originali giardini zen che si trovano in Giappone.
Se infatti si è alle prime armi in questo campo si potrebbe rischiare di creare un giardino piuttosto confusionario (e privo degli elementi fondamentali) che non rispecchia i canoni della cultura giapponese.